Facciamo parte di quella schiera di altri a cui ieri il ministro Fontana, parlando alla scuola politica della Lega, ha detto: ‘Poi ci sono altri che dicono avanti con l'immigrazione. Ma nessuno di questi ultimi si è reso conto che con l'immigrazione si diluiscono le identità e l'omologazione avanza".
Uno dei primi convegni della meridiana aveva come titolo ‘Il confine inviolabile’. Il libro che abbiamo pubblicato con gli interventi ha come sottotitolo ‘la non violenza e il bisogno di identità. Ci ponevamo già allora, senza farci sopraffare o far sopraffare la paura, il tema dell’incontro tra identità altre. Che era già allora una sfida.
In quel convegno Filippo Gentiloni concluse così il suo intervento: ‘Paradossalmente la spinta della alterità e della differenza conduce verso l’affermazione di una identità ricca, forte ma nonviolenta. Una immagine può servire da conclusione, quella di Narciso che vede nello specchio un giovane bellissimo e se ne innamora. In realtà si era innamorato di se stesso. Piena chiusura del cerchio. Spesso l’affermazione di una identità forte finisce ripiegata su se stessa, come Narciso. 
Il contrario di Narciso è Gesù, con quella stupenda lezione sul perdere per ritrovare, gettare per raccogliere, spendere per guadagnare, dimenticarsi per ricordare, mettersi in discussione per essere se stessi’.
A chi ha applaudito e applaude il Ministro della famiglia Fontana, ben visto negli ambienti clericali, per la sua difesa della famiglia, diciamo solo che dandogli spazio sui temi di salvaguardia della famiglia consentiamo anche che il suo messaggio non evangelico su altre questioni formi i cittadini di domani.