BARI, 8 MARZO 2022 - Come siamo cambiati da quando, il 9 marzo di due anni fa, il governo annunciava la necessità di un lockdown contro il diffondersi della pandemia di Covid-19? Chiusi in casa, abbiamo dovuto accendere il computer e incollarci agli smartphone; per lavoro, per studio e anche solo per essere vicini ai nostri affetti. Siamo migrati in massa nel web. Lo stesso è successo a scuola: dirigenti, docenti, ragazzi e genitori hanno dovuto imparare le nuove modalità di un fenomeno che, per certi versi, sarà irreversibile. Mercoledì 9 marzo, dalle ore 10 alle ore 11, in occasione dell’uscita di “Migrare sul web - Comunicazione relazionale a distanza nella cronaca di un biennio vissuto con il virus”, edito da edizioni la meridiana per la Collana “Quaderni di…per il cambiamento sociale”, l’ autrice Paola Scalari ne parlerà on line con gli studenti delle scuole superiori italiane. Obiettivo dell’iniziativa non è indagare cosa abbia funzionato o meno in questa migrazione, ma come siamo cambiati noi e soprattutto i ragazzi e le ragazze che oggi sono tornati sui banchi di scuola. Sarà un’ora di lezione diversa che potrà essere seguita direttamente dalla propria aula a questo link: https://bit.ly/MigrareNelWeb_diretta903. I docenti che volessero far partecipare le loro classi inviino una mail a media@lameridiana.it.

“Migrare sul web” di Paola Scalari racconta, in forma di cronaca e di riflessione, ciò che la pandemia ha significato per le professioni di cura, ma si spinge fino a lanciare proposta per il futuro: dotarsi di una nuova attrezzatura mentale, di nuovi strumenti capaci di governare la rivoluzione che sta investendo la comunicazione relazionale sempre più condizionata dall’uso di tecnologie basate “sull’assenza del corpo”. Una sfida fondamentale che deve essere colta per non perdere, attraverso il monitor, la parte emotiva ed umana del lavoro di cura. “La pandemia si concluderà - conclude Scalari - l’uso di internet, per chi lavora sulle relazioni umane, non cesserà. L’esperienza di migrazione nella Rete rimane un momento di svolta nell’esercizio dell’attività di operatore relazionale. Il professionista che la porta avanti, la studia, ne fa campo di ricerca è perciò già nel futuro”.

NOTA SULL’AUTRICE:

Paola Scalari è psicologa, psicoterapeuta, psicosocioanalista, docente in Psicoterapia della coppia e della famiglia alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della COIRAG. Esercita come libero professionista a Mestre-Venezia. Con edizioni la meridiana ha già pubblicato “Conoscere il gruppo - Spunti e appunti circolari” e “L'ascolto del paziente - Uno sguardo interiore”.