Scriveva alcuni giorni fa Michele Serra che dovremmo cominciare a "rivendicare i libri letti come i calli sulle mani".
E in effetti di un lettore che legge molto si dice 'lettore incallito'. 
Questo è il complimento migliore che si può fare a scrittori, lettori, editori. E farlo oggi, 23 aprile, è una forma resiliente di cittadinanza. 
Perché il 23 aprile è riconosciuta dall’UNESCO come la giornata in cui si festeggia la lettura.
Una festa nata in Spagna, in Catalogna, in occasione della ricorrenza di San Giorgio, patrono della regione. Era consuetudine che gli uomini regalassero alle donne una rosa. I librai fecero lo stesso con le clienti per ogni libro acquistato durante quella giornata. 
Noi non possiamo spedirvi le rose. Ma i libri sì. E oggi più che mai vi invitiamo a sfogliare il nostro catalogo e a trovare il libro che fa per voi.
Perché avere i calli in quanto lettori è una forma, oggi, per rispondere, punto su punto, al silenzio a cui si vuole costringere la nostra coscienza di cittadini.